MANIFESTO ALZATI ITALIA

L’Italia è la nostra Patria. Dove abbiamo avuto i nostri natali e dove vorremmo vivere in piena armonia sociale, privilegiando un ordinamento che raccolga dalla Costituzione del 1948 che rappresenta il faro ordinativo su cui ricostruire una società italiana omogenea, solidale, aperta e rispettosa delle leggi vigenti. La Costituzione Italiana ci impone, nel suo articolo Uno, che il vero sovrano è il Popolo Italiano ed il lavoro è la sua espressione, intendendo nella parola lavoro l’equiparazione tra lavoro autonomo e subordinato. La Costituzione dovrà essere preminente sulle leggi disposte da organismi extra italiani. Il popolo italiano ha una sua peculiare identità culturale, costruita nei secoli dalle personalità che si sono succedute nella storia, letteratura, filosofia, religione ed economia che hanno lasciato un’impronta indelebile sia in Italia, che in Europa e nel resto del Mondo Conosciuto.

SOVRANITA’

Alzati Italia respinge l’impianto neo liberista che è stato imposto dall’Unione Europea e dalla moneta unica dei tecnocrati. I dati, palesi degli ultimi venti anni, ne dimostrano il fallimento sotto tutti i punti di vista. La sovranità è la capacità di un popolo di affermare la propria esistenza. L’Italia deve tornare ad essere Paese Sovrano per decidere le proprie linee politiche economiche in piena autonomia .

LAVORO

Come l’art. 1 della Costituzione Italiana insegna, il lavoro deve essere un diritto di tutti poiché è la realizzazione della persona umana. Il lavoro è l’espressione creativa, l’immagine che ognuno di noi presenta al mondo. Solo attraverso il perseguimento della piena occupazione possiamo arrivare al benessere del Popolo cercando di arrivare ad una retribuzione qualitativamente e quantitativamente adeguata idonea a garantire un livello di vita adeguata e dignitosa.

FISCO

Un particolare nodo della società italiana che penalizza gli imprenditori e lavoratori subordinati, perché mai risolta in modo strutturale ed elemento negativo per gli investimenti stranieri è il sistema fiscale.  La mancata soluzione di questa riforma ha determinato notevoli delocalizzazioni delle nostre importanti realtà produttive che la politica non ha saputo, o voluto, affrontare: essa dovrebbe essere fondata su pochi principi di base ed essere particolarmente vicina al contribuente onde evitare i fenomeni di evasione o elusione. Se il progetto di una tassazione ridotta, permettesse di lasciare più soldi nelle tasche degli italiani (Lavoratori / imprenditori = Economia reale), sarà necessario rendere progressivo il prelievo definendo i costi obbligatori, il quoziente familiare, eventuali significative deduzioni che incidono sul reddito di chi lavora o è in pensione.

SCUOLA

Sulla formazione, lo Stato deve investire per avere alta qualità in giovani formati e preparati, pronti ad affrontare il compito che, sulla base del loro expertise, la vita gli assegnerà per scelta o per occasione. Una formazione di qualità dovrebbe prevedere un percorso totalmente gratuito fino al 18 anno di età. Un’università totalmente aperta ai meritevoli e capaci.  Oltretutto si devono garantire adeguati investimenti in progetti di ricerca che vedano coinvolti quei giovani talenti ora costretti ad emigrare per varie motivazioni tra cui la presenza delle baronie ereditarie senza merito. In sostanza i giovani devono uscire dalla scuola pronti ad entrare nel mondo del lavoro o proseguire nei loro studi se vogliosi e meritevoli. Agli effetti di una buona scuola, tutti i titoli di studio rilasciati dalle scuole dovranno essere necessariamente finiti per permettere l’ingresso nel mondo del lavoro.

SANITA’

Elemento dello Stato da salvare dai continui tagli, privatizzazioni ed esternalizzazioni. La Sanità di uno Stato evidenzia il lato sociale più profondo del benessere da fornire al cittadino. Una Sanità, pubblica e gratuita, garante della salute dei cittadini ed appagante per i suoi operatori a tutti i livelli di competenza e territorio per evitare che il turismo sanitario sia motivo di separazione trai cittadini.

GIUSTIZIA

La giustizia sicuramente, rappresenta, uno degli intrecci principali che strozzano e paralizzano il nostro Paese. Nessuna riforma ad oggi è riuscita a risolvere i veri problemi legati alla giustizia. Sostanzialmente serve una riforma che snellisca i processi, soprattutto quelli civili, aumentare le risorse all’interno dei tribunali e riformare il sistema dei giudici di pace.

CULTURA

Il nostro Paese è un museo a cielo aperto mal sfruttato. Ogni pezzo d’Italia ha qualcosa da raccontare ma che nessuno ha mai messo in risalto, se non enfatizzando  solo le grandi città d’arte. In questo senso abbiamo bisogno di una rivoluzione atta a far emergere il bello che è nascosto, quello raccontato anche nei piccoli borghi del nostro Paese. In sostanza dobbiamo valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale nascosto sito in ogni angolo del Paese.

FAMIGLIA

È l’elemento nucleare della società. La famiglia ha la funzione fondamentale di contribuire all’ampliamento della società con la procreazione o con l’adozione, affiancando il compito della formazione. Lo Stato deve aiutare la famiglia con delle giuste riforme atte allo sviluppo della stessa diritto al lavoro, diritto alla casa e sostegno per i figli.

SOVRANITA’ ALIMENTARE

Le produzioni alimentari del nostro Paese sono fra le più ricche e qualitative al mondo. Lo Stato deve difendere il settore agroalimentare da quelle che sono le leggi imposte dall’UE che fanno a pezzi da anni i nostri imprenditori del settore che sono per lo più aziende a conduzione famigliare. Proteggere il nostro settore primario è dunque fondamentale e di primaria importanza perché l’autonomia di una Stato passa per la sovranità alimentare.

ASSISTENZA

Se durante la vita di una persona, il lavoro manca per cause esterne all’individuo, le condizioni di salute non sono più ottimali per cause naturali o a causa di incidenti, Lo Stato dovrà farsi carico di sostenere queste persone. Un sistema di soccorso integrato staccato dalla previdenza. La gestione dovrebbe essere devoluta ad un apposito istituto assistenziale, finanziato dalla fiscalità generale.

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