DIRETTIVA BOLKESTEIN INAPPLICABILE IN ITALIA
Mentre il settore del turismo si lecca le ferite dopo due anni di restrizioni covid e con l’emergenza sanitaria che ha mandato in fumo miliardi e miliardi di euro di fatturato , secondo gli operatori, sta per scattare la data fatidica in cui si andrà tutti a bando per via della Direttiva Bolkestein.
La direttiva n.2006/123/CE del Parlamento Europeo nota come Direttiva Bolkestein è nata al fine di eliminare le barriere allo sviluppo del settore dei servizi tra gli Stati membri, garantendone una crescita sostenibile che rafforzi ancora di più l’integrazione tra i cittadini della Comunità e migliori il tenore e la qualità della vita dei cittadini e lavoratori anche attraverso la semplificazione delle procedure amministrative.
La normativa sulla concorrenza, in Italia, è entrata in vigore il 29 agosto, sulle concessioni demaniali, però, la legge non stabilisce i dettagli relativi alle gare e ad eventuali indennizzi, rimandando il tutto ai futuri decreti attuativi e limitandosi in questa fase a rendere effettiva solo la proroga delle concessioni al 31 dicembre 2023 (2024 in alcuni casi).
Dobbiamo dire però che la Bolkestein in Italia non ha ragione di essere applicata, per una semplice ragione, perchè a differenza degli altri stati membri l’Italia dispone di una superficie di gran lunga superiore a tutti gli altri i quali sono obbligati ad andare a bando.
L’Italia addirittura può incrementare le concessione senza dover nulla togliere a chi si è prodigato negli anni a far diventare quell’attività unica nel sostentamento familiare. Non possiamo non tener conto degli investimenti e dei sacrifici fatti negli anni dagli imprenditori nostrani che hanno ottenuto le concessioni balneari e che hanno investito sul nostro litorale nazionale.
Per questo la Bolkestein in Italia non può e non deve essere applicata !
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